Se volessi essere molto precisa non mi lascerei sfuggire l'occasione di partire dalla definizione di gioco, dicendo che i game studies sono una disciplina giovane e in continua evoluzione e che la discussione è attualmente bella accesa. Non esiste una definizione univoca di gioco e di giocare, e tra le diverse che sono state date negli anni io scelgo quella di Bernard Suits (nel testo The Grasshopper. Game, life and Utopia, 1978) che è la seguente:
“giocare a un gioco è lo sforzo volontario di superare ostacoli non necessari”
Ma parlare di giochi e del giocare è complicato, e qui ti voglio parlare di quelli pervasivi nello specifico, quindi mi fermo a questa definizione giusto per dare una base e non sciorino le altre che ora rischiano di creare solo confusione.
Parliamo quindi di giochi pervasivi. Vorrei iniziare con la definizione da manuale di Markus Montola, Jaakko Stenros e Annika Waern che copio direttamente qui:
"Un pervasive game è un gioco che possiede una o più caratteristiche che lo portano ad espandere il cerchio magico del gioco spazialmente, temporalmente e socialmente"
Ci tengo a darti questa definizione perché è quella accademica, ma mi rendo conto che per utilizzarla è necessario sapere la nozione di "cerchio magico", il che richiede un approfondimento a sé. Negli anni ho ragionato molto su come poter definire il gioco pervasivo in modo univoco e chiaro allo scopo di rendere il concetto comprensibile con il minor numero di conoscenze pregresse. E sono arrivata alla seguente frase:
"Un gioco pervasivo è un gioco che utilizza i luoghi e gli oggetti della vita quotidiana e li trasforma in luoghi e oggetti di gioco"
TRE ESEMPI DI GIOCHI PERVASIVI
I giochi pervasivi sono antichi come attività, ma giovani come studio degli stessi. É facile pensare che ne esistano poche categorie (attualmente le più famose sono forse giochi urbani e ARG) ma non è vero: siamo solo all'inizio della vita di questo medium e ne verranno creati molti altri che ancora non riusciamo nemmeno ad immaginare. Qui ti porto alcuni esempi di giochi pervasivi, li ho scelti tra quelli più famosi per aiutarti a capire meglio il concetto di giochi pervasivi e lo stato attuale delle proposte, ma tieni sempre a mente che non sono esaustivi e che c'è ancora tanto da produrre ed immaginare.
Pokémon Go
Pokémon Go è un gioco del 2016 in cui è possibile, tramite smartphone e apposita app, catturare Pokémon virtuali nel mondo reale o affrontali all'interno di palestre sparpagliate sul territorio. Il gioco è abbastanza famoso da permettermi di non dilungarmi nello spiegarne le dinamiche e rientra in quella branca di giochi pervasivi che sfruttano la realtà aumentata, insieme al suo predecessore Ingress e ai suo fratelli The Walking Dead: Our World, e Harry Potter: Wizards Unite. In tutti questi giochi la pervasività è data dal territorio in cui viviamo, comprese le piazze e le vie delle nostre città e paesi, che diventa integralmente terreno di gioco, in cui in ogni angolo può apparire uno zombi, o un mago, o Pokémon nascosto.
Escape room
Un'escape room è, come recita Wikipedia, un gioco di logica nel quale i concorrenti, una volta rinchiusi in una stanza allestita a tema, devono cercare una via d'uscita utilizzando ogni elemento della struttura e risolvendo codici, enigmi, rompicapo e indovinelli. Molte escape room utilizzano arredi e oggetti della vita quotidiana e li trasformano in enigmi studiati e in scenografie misteriose. Le escape room ambientate in camere d'albergo, studi, laboratori e ambienti che si possono incontrare nella vita di tutti i giorni, sono forse l'esempio più lampante e conosciuto di pervasive games.
Guru Shot
Guru Shot è una sfida fotografica in formato app: il gioco propone diverse attività da svolgere e da immortalare con fotografie e mette in palio premi per gli scatti più votati dalla community. Il grado di pervasività di questa attività è molto più ampio degli esempi precedenti: non è possibile distinguere nettamente gli oggetti e gli spazi di gioco e l'esperienza diventa coinvolgente e sfidante a più livelli. Molti giochi pervasivi hanno utilizzato il metodo delle challenge fotografiche con la consapevolezza della potenza di questo format: la maratona fotografica Disturbo, SF0 e molti altri ancora.
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